Descrizione
I misteri della jungla nera è un romanzo di avventura del 1887 dello scrittore italiano Emilio Salgari, che fa parte del cosiddetto ciclo indo-malese.
Era apparso per la prima volta nel 1887 in appendice a un quotidiano col titolo de Gli strangolatori del Gange, poi su un altro giornale tra l’agosto 1893 e il novembre 1894 come Gli amori di un selvaggio.
Emilio Carlo Giuseppe Maria Salgàri (Verona, 21 agosto 1862 – Torino, 25 aprile 1911 è stato uno scrittore italiano di romanzi d’avventura molto popolari.
Autore straordinariamente prolifico, è ricordato soprattutto per essere il “padre” di Sandokan, del ciclo dei pirati della Malesia e di quello dei corsari delle Antille. Scrisse anche romanzi storici, come Cartagine in fiamme, e diverse storie fantastiche, come le meraviglie del Duemila in cui prefigura la società di allora a distanza di un secolo, un romanzo scientifico precursore della fantascienza in Italia. Molte sue opere hanno avuto trasposizioni cinematografiche e televisive.
Il romanzo pone qualche problema all’atto di identificarne la sua precisa collocazione temporale nel ciclo stesso: la saga salgariana, infatti, non è frutto di un lavoro organico, né impostato a tavolino, ma di intuizioni e contaminazioni spesso estemporanee, condotte talvolta in maniera addirittura confusa dal novelliere veneto[1]. È possibile, tuttavia, trovare una mediazione attraverso alcuni dati di massima.
I misteri della jungla nera è senz’altro il primo romanzo del ciclo se si tiene in considerazione la data della sua pubblicazione in volume dall’editore genovese Antonio Donath, il 1895. È, al contrario, il secondo romanzo del ciclo, se si considerano una serie di altri aspetti. I misteri della jungla nera era apparso per la prima volta ai princìpi del 1887 in appendice al quotidiano Il Telegrafo di Livorno, sotto il titolo de Gli strangolatori del Gange; tra l’agosto 1893 e il novembre 1894, era stato poi ripubblicato come Gli amori di un selvaggio sul giornale La Provincia di VIcenza.
Diversi anni prima, però, aveva già visto la luce (benché sotto altro titolo) un altro romanzo del ciclo, Le tigri di Mompracem, apparso come La tigre della Malesia in appendice alla Nuova Arena di Verona (numeri 10-12 del 1883 e 1-3 del 1884). Oltre al dato meramente cronologico, si individua anche una certa “comodità di studio” nel considerare quest’ultimo come il romanzo necessario per introdursi nel complesso mondo dei personaggi del ciclo. In questo senso, concorre anche un ulteriore dato “ambientale”: i fatti narrati nei Misteri della jungla nera risalgono al 1855. La trattazione dei fatti nelle Tigri di Mompracem inizia ben sei anni prima e, pertanto, tale romanzo può considerarsi il primo del ciclo come continuità narrativa.
La vicenda è ambientata in un’India di fantasia. Le minuziose descrizioni ambientali e i paesaggi esotici, presenti nei racconti che hanno caratterizzato lo stile di Salgari, sono nate da una vasta consultazione di saggi, diari, libri e carte geografiche. Lo scrittore in realtà non ha mai visitato di persona i luoghi da lui descritti nel testo e durante il viaggio.