I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

AUTORE: EMILIO SALGARI
EDITORE: JOYBOOK
COLLANA: CLASSICI JUNIOR
COPERTINA: BROSSURA
N. PAGINE: 245
ETA' CONSIGLIATA: 9 anni

CODICE LIBRO: 9788861759190

Il romanzo è ambientato in un’India di fantasia, ricco di minuziose descrizioni ambientali e i paesaggi esotici.

Nella intricatissima jungla indiana Tremal-Naik e il suo fedele scudiero Kammamuri si trovano a dover combattere contro la spietatissima setta segreta dei Thugs. Il protagonista infatti ha scoperto che gli strangolatori Thugs, guidati dallo spietato Soyudana, hanno rapito e tengono prigioniera una ragazza di rara bellezza consacrata alla loro dea: Kaly.

Romanzo che si suddivide in due parti: la prima è intitolata “Le gesta degli strangolatori” mentre la seconda “La rivincita di Tremal-Naik.

Nella prima parte ti sentirai catapultato nel fitto della giugla, circondata da desolate paludi, fiumi ed isolotti presso la foce del grande Gange (chiamata nel suo complesso Sunderbans), la sinistra isola “Raimangal” ospita una pagoda nei cui sotterranei si nascondono i Thug, una setta sanguinaria cui sono affiliati degli strangolatori, seguaci della dea indiana Kail. Guidati dal malvagio Suyodhana, i Thug tengono imprigionata una giovane fanciulla di nome Ada Corishant, soprannominata dalla setta “la Vergine della Pagoda”. Figlia di un ufficiale inglese, Ada è stata rapita e costretta a diventare la sacerdotessa di Kali. Tremal-Naik, un coraggioso cacciatore bengalese innamorato della ragazza, cercherà di salvarla con l’aiuto del suo fedele servitore, il maharatto Kammamuri, al fianco del quale affronta una lotta all’ultimo sangue contro gli adoratori della dea.

Nelle pagine iniziali del romanzo, Aghur, un altro dei servi di Tremal-Naik, rientra da una battuta di caccia, rivelando al padrone che il compagno uscito in caccia con lui è morto. Tremal-Naik e Kammamuri trovano il corpo del loro sventurato compagno, soffocato da un lacciuolo di seta e con la testa fracassata. Tutto lascia presagire che si tratti di un’esecuzione condotta dai Thug; infatti, proprio nei pressi del luogo dell’assassinio, il cacciatore bengalese scopre l’entrata del nascondiglio degli strangolatori. Tremal-Naik vede, così, per la prima volta Ada, innamorandosene immediatamente. Uscito allo scoperto, il cacciatore uccide il capo dei Thug e si dà alla fuga, ma perde le tracce di Kammamuri e si ritrova nei pressi di una grande pagoda; al suo interno, ritrova nuovamente la fanciulla. In agguato c’è, però, anche il perfido thug Suyodhana, che tenta di ucciderlo. Il cacciatore di serpenti riceve una pugnalata al cuore ed è lasciato agonizzante nel cuore della foresta. Fortunatamente, Kammamuri lo ritrova e riesce a portarlo in salvo per curarlo. I Thug, però, vogliono definitivamente sbarazzarsi dei tre cacciatori, così provano a mandare in avanscoperta una talpa; costui riesce a uccidere Aghur, prima di esser scoperto e ucciso da Kammamuri. Intanto, Tremal-Naik, ormai guarito dopo una lunga convalescenza, è finalmente risoluto a liberare Ada. Durante una notte di tempesta, seguito dal suo servo e da Darma – una tigre ammaestrata – raggiunge il nascondiglio dei Thug e libera l’amata. Sfortunatamente il piccolo drappello si perde tra le gallerie del sotterraneo e ritorna nuovamente prigioniero dei Thug.

Mentre nella seconda parte invece, gli strangolatori hanno un altro piano in mente: vogliono che i due cacciatori diventino parte della setta. Suyhodana, infatti, ha intuito quanto Tremal-Naik tenga ad Ada; così, decide di concederle la libertà, a patto che il bengalese uccida Harry Macpherson, un capitano britannico che ha intrapreso una lotta senza quartiere contro i Thug. Tremal-Naik prova per due volte ad assassinarlo, prima di riconoscere in Macpherson nientemeno che il padre di Ada. Chiarito l’equivoco, i due si alleano contro i comuni nemici; l’avventura finisce, così, col salvataggio di Ada e la messa a ferro e fuoco del covo dei Thug. Suyodhana, però, riesce a fuggire, portando con sé molti strangolatori sopravvissuti.

7,00

Descrizione

I misteri della jungla nera è un romanzo di avventura del 1887 dello scrittore italiano Emilio Salgari, che fa parte del cosiddetto ciclo indo-malese.

Era apparso per la prima volta nel 1887 in appendice a un quotidiano col titolo de Gli strangolatori del Gange, poi su un altro giornale tra l’agosto 1893 e il novembre 1894 come Gli amori di un selvaggio.

Emilio Carlo Giuseppe Maria Salgàri (Verona, 21 agosto 1862 – Torino, 25 aprile 1911 è stato uno scrittore italiano di romanzi d’avventura molto popolari.

Autore straordinariamente prolifico, è ricordato soprattutto per essere il “padre” di Sandokan, del ciclo dei pirati della Malesia e di quello dei corsari delle Antille. Scrisse anche romanzi storici, come Cartagine in fiamme, e diverse storie fantastiche, come le meraviglie del Duemila in cui prefigura la società di allora a distanza di un secolo, un romanzo scientifico precursore della fantascienza in Italia.  Molte sue opere hanno avuto trasposizioni cinematografiche e televisive.

Il romanzo pone qualche problema all’atto di identificarne la sua precisa collocazione temporale nel ciclo stesso: la saga salgariana, infatti, non è frutto di un lavoro organico, né impostato a tavolino, ma di intuizioni e contaminazioni spesso estemporanee, condotte talvolta in maniera addirittura confusa dal novelliere veneto[1]. È possibile, tuttavia, trovare una mediazione attraverso alcuni dati di massima.

I misteri della jungla nera è senz’altro il primo romanzo del ciclo se si tiene in considerazione la data della sua pubblicazione in volume dall’editore genovese Antonio Donath, il 1895. È, al contrario, il secondo romanzo del ciclo, se si considerano una serie di altri aspettiI misteri della jungla nera era apparso per la prima volta ai princìpi del 1887 in appendice al quotidiano Il Telegrafo di Livorno, sotto il titolo de Gli strangolatori del Gange; tra l’agosto 1893 e il novembre 1894, era stato poi ripubblicato come Gli amori di un selvaggio sul giornale La Provincia di VIcenza.

Diversi anni prima, però, aveva già visto la luce (benché sotto altro titolo) un altro romanzo del ciclo, Le tigri di Mompracem, apparso come La tigre della Malesia in appendice alla Nuova Arena di Verona (numeri 10-12 del 1883 e 1-3 del 1884). Oltre al dato meramente cronologico, si individua anche una certa “comodità di studio” nel considerare quest’ultimo come il romanzo necessario per introdursi nel complesso mondo dei personaggi del ciclo. In questo senso, concorre anche un ulteriore dato “ambientale”: i fatti narrati nei Misteri della jungla nera risalgono al 1855. La trattazione dei fatti nelle Tigri di Mompracem inizia ben sei anni prima e, pertanto, tale romanzo può considerarsi il primo del ciclo come continuità narrativa.

La vicenda è ambientata in un’India di fantasia. Le minuziose descrizioni ambientali e i paesaggi esotici, presenti nei racconti che hanno caratterizzato lo stile di Salgari, sono nate da una vasta consultazione di saggi, diari, libri e carte geografiche. Lo scrittore in realtà non ha mai visitato di persona i luoghi da lui descritti nel testo e durante il viaggio.