Descrizione
La favola (dal latino fabula: cosa narrata, raccontata) è una breve narrazione in prosa o in versi di una vicenda i cui protagonisti sono di solito animali pensanti e parlanti, più raramente uomini o cose.
La favola ha lo scopo di insegnare qualcosa attraverso l’esempio, ossia di fornire una morale.
Il termine italiano «favola» deriva dal termine latino “fabula“, derivante a sua volta dal verbo “for, faris, fatis sum, fari” = dire, raccontare. Il termine latino «fabula» indicava in origine una narrazione di fatti inventati, spesso di natura leggendaria e/o mitica. Va infatti specificato che con il termine favola, dai primi secoli d.C. fino alla fine del XVIII secolo, si qualificarono anche i miti. Ad esempio nel Saggio sulle favole e sulla loro storia dell’astronomo francese jean Sylvain Bailly, si faceva riferimento come fables (ovvero “favole”) alle antiche leggende mitiche, soprattutto d’origine greca e romana. Fu solo nel XVIII secolo che il termine incominciò ad avere il significato che oggi gli viene attribuito.
La favola ha inoltre la stessa etimologia della “fiaba” (entrambe da «fabula»). Sebbene favole e fiabe abbiano molti punti di contatto, oltre alla comune etimologia, i due generi letterari sono diversi:
- i personaggi e gli ambienti delle fiabe (orchi, fate, folletti, ecc.) sono fantastici, mentre quelli delle favole (animali con il linguaggio, i comportamenti e i difetti degli uomini) sono realistici;
- la favola è accompagnata da una “morale”, ossia un insegnamento relativo a un principio etico o un comportamento, che spesso è formulato esplicitamente alla fine della narrazione (anche in forma di proverbio); la morale nelle fiabe in genere è sottintesa e non centrale ai fini della narrazione.
La favola può essere in prosa o in versi. Dal punto di vista della struttura letteraria, la favola presenta elementi di somiglianza con la parabola, nella quale tuttavia non compaiono animali antropomorfici o esseri inanimati.